I parametri emodinamici sono i seguenti:
PA 130/80, FC 73/min, SaO2 97% (aa)
Il tracciato elettrocardiografico è il seguente:
Ci sono delle onde Q profonde in due derivazioni inferiori (DIII e aVF) e non avete una gran voglia di fare alla signora Gertrude la fatidica domanda "Signora, lei ha mai avuto un infarto in passato?" per evitare di entrare nel classico "ginepraio", anche in considerazione del recente stress da "infarto in un familiare".
Ci sarà un modo per capire se dare credibilità o meno a questo reperto elettrocardiografico senza alcun corrispettivo anamnestico?
Ovviamente si tratta di una domanda retorica.
Per capire se le onde Q in sede inferiore sono "posizionali" (e quindi benigne) o meno è sufficiente registrare un'ECG durante un'inspirazione profonda. L'inspirazione abbassa infatti il diaframma e "verticalizza il cuore" determinando una scomparsa delle onde Q posizionali (non ha alcun effetto invece in caso di necrosi pregressa reale).
Guardate questo filmato concentrandovi su DIII e aVF. Le onde Q in D3 si abbasseranno da 5-6 mm a 3 mm, mentre in aVF comparirà un onda R prevalente normalizzando il quadro.